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Pressione parziale di vapore acqueo ( hPa, mbar )

come risolvere umidità nei bagni di casa
Pressione di vapore in una pentola

Umidità da condensazione nei punti freddi

problemi umidità sui muri
A3r
Architettura

Lo studio della pressione parziale di vapore acqueo in un ambiente fornisce informazioni in merito alla possibilità/propensione a condensare del vapore presente.

Questa grandezza è molto importante sia per la prevenzione dei degradi che per la comprensione  delle cause di degrado negli edifici e sui materiali igroscopici.

La pressione parziale di vapore acqueo è la pressione esercitata dalle molecole di vapore presenti in una massa d'aria.


La pressione di saturazione è la pressione esercitata dalle molecole di vapore alla massima concentrazione permessa dalla temperatura della massa di aria.

Questo significa che una data massa d'aria, ad una data temperatura può contenere al massimo una certa quantità di vapore, non di più.

 

Al di sopra di tale concentrazione le molecole di vapore condensano perché in quelle condizioni non possono esistere.


Il processo attraverso cui si raggiunge la massima concentrazione che causa la condensazione è continuo e si definisce dinamico. In pratica nella massa d'aria in esame avviene in continuo il passaggio di molecole dallo stato gassoso allo stato liquido e viceversa, tuttavia la quantità di molecole presenti in forma di vapore risulta costante, questa quantità è detta vapore saturo o pressione di saturazione e tensione di vapore saturo.


Per i nostri studi è importante comprendere che maggiore è la presenza di vapore nell'aria e maggiore sarà la sua tendenza a condensare sulle superfici.

E' però importante notare che la pressione del vapore nella massa d'aria è inversamente proporzionale alla sua temperatura, ossia maggiore è la temperatura e maggiore è la capacità dell'aria di contenere vapore, e, come conseguenza, inferiori sono sia la pressione parziale che la tendenza a condensare di quest'ultimo.

Ciò ha principalmente due conseguenze sugli edifici:

  1. Se si riscalda costantemente l'aria interna, la tendenza a condensare del vapore in essa contenuto, diminuisce drasticamente.                                                                                                                           Le superfici interne, infatti, rimangono più calde ed i punti freddi (es. spigoli delle pareti esterne in bagni e camere da letto) si riducono.                                                                                                           Se, al contrario, il riscaldamento degli ambienti è intermittente, la tendenza a condensare aumenterà, e, come conseguenza, si avrà l'insorgere di muffe e/o altri agenti biologici potenzialmente dannosi per la salute, oltre che problematicamente antiestetici.                                                                                                                                                                                      

  2. Se l'involucro edilizio è ben isolato (in altre sezioni vedremo cosa si intenda per "ben isolato"), le zone fredde sono ridotte o addirittura praticamente annullate e, di conseguenza, la possibilità di condensare del vapore è molto limitata.                                                                                                                                                                     In questo tipo di edifici, però, lo smaltimento del vapore acqueo presente nell'aria può diventare problematico se non si predispongono impianti di trattamento dell'aria.                                                                          

 

 

Approfondimenti su questi temi si trovano nelle pagine dedicate a:

  

Cosa avviene negli edifici tradizionali?

Negli edifici tradizionali, intendendo per tradizionali tutti gli edifici poco o per nulla isolati termicamente, la situazione è molto differente rispetto a quella brevemente descritta per un edificio ben isolato.

I punti freddi (i cosiddetti Ponti Termici) sono facilmente individuabili in quanto frequentemente soggetti ai fenomeni di muffe, annerimenti ecc..

Le cause che determinano questi fenomeni sono da attribuire prevalentemente alla condensazione del vapore acqueo sulle superfici.

La pressione parziale, influendo sulla propensione a condensare delle particelle di vapore, è quindi uno dei parametri più importanti nella gestione del microclima interno agli edifici.

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